LโAMAREZZA DI SENTIRSI SOLI
Breve storia di come ci รจ impossibile restituire un bene confiscato alla nostra comunitร
Questo in foto รจ il cortile della villetta bifamiliare di via Nearco 6 per metร confiscata alla famiglia Papalia. Quella testa rossa sono io ad una iniziativa antimafia, la prima della mia vita a Buccinasco, nel 2017.
Quel giorno e molti altri prima, ma anche dopo, tante persone con la schiena dritta si sono ritrovate in quel cortile per parlare di mafie, informare, fare testimonianza.
Perchรฉ condividere su facebook la foto di Borsellino e scrivere โParlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Perรฒ parlatene.โ รจ una cosa, ma farlo quando nellโaltra metร della villetta vive Rocco Papalia, condannato a 26 anni di carcere per reati di associazione a delinquere, droga, armi, sequestri, omicidio รจ unโaltra.
E noi per anni, abbiamo lottato contro il qualunquismo complice, stimolato, educato i nostri cittadini a parlarne sempre, a parlarne proprio lรฌ, facendo i nomi e i cognomi.
Ma la Villetta di via Nearco non รจ lโunico bene confiscato che Buccinasco possiede. Ne abbiamo infatti oltre 20. E con senso di responsabilitร li abbiamo SEMPRE restituiti tempestivamente alla nostra comunitร : comunitร mamma-bambino, progetti rivolti alle neomamme, housing sociale, volontariato, progetti di inclusioni rivolti a persone con disabilitร . Tutti progetti virtuosi e di successo, progetti in cui crediamo e investiamo tempo, denaro, impegno.
Per la famiglia Papalia perรฒ, forse siamo vicini scomodi. E infatti Adriana Feletti decide di rivendicare lโuso del cortile facendo causa al Comune. Tre giorni fa, dopo anni di sollecitazioni del Sindaco a tutti gli organi preposti, Il Tribunale condanna il Comune alla rimozione delle inferriate saldate nellโedificio: la sentenza dice quindi che dobbiamo condividere il cortile.
Ma allโatto pratico cosa significa? La famiglia Papalia potrร forse quindi stenderci i panni, farci le grigliate, prendere un poโ dโaria fresca come si fa in un semplice cortile senza considerare che per anni รจ stato un presidio antimafia. Un giorno commemoriamo Peppino Impastato, il giorno dopo una festa di compleanno. Dovremmo sederci intorno al tavolo, magari fare un regolamento condominiale. Qualsiasi progetto sociale, dovrebbe prevedere la convivenza con lโndrangheta. Laboratorio medico? Ci andate e tac, il signore legge il giornale nel cortile. Comunitร mamma e bambino, fragilitร di qualsiasi tipo? Impensabile.
Ora, le sentenze di rispettano, รจ vero. Ma chi ha il potere di fare e disfare le leggi, come puรฒ chiederci questo? Come puรฒ chiedere questo ai nostri cittadini che insieme a noi hanno combattuto battaglie di legalitร tutti i giorni, senza mai girare la testa dallโaltra parte?
ร impossibile non provare una profonda amarezza e un senso di solitudine, Io sostengo e capisco il Sindaco Pruiti nella volontร di restituire il bene allo Stato. Perchรฉ la schiena dritta, si tiene soprattutto quando lo Stato perde. Capisco e percepisco che questa vicenda non indigna le masse, non abbastanza. Massi, una lite condominiale. Dโaccordo, ci indigneremo di nuovo da soli.
Con tutti gli altri, ci vediamo al prossimo anniversario di un morto ammazzato dalle mafie per una bella citazione di Falcone su Facebook.
Martina Villa, Assessora alle Politiche Sociali